Buongiorno cari Oncers e uon OUat day! Eccezionalmente di lunedì, ecco a voi la rubrica delle Streghe, che esce oggi perchè quella svanita che la pubblica cioè io è andata per le lunghe... Ma in fondo errare è umano, quindi chiedo scusa e andiamo avanti.. L'episodio della scorsa settimana è stato seconde le varie opinioni che ho letto un po' in giro sciapo, mancava di azione patos e forse incontrare il fratello di Hook non ci ha lasciato nulla di che... Sono più o meno della stessa idea anche le nostre streghe che con toni più o meno pacati, hanno detto la loro.. Premetto che avrò riscritto il titolo dell'episodio almeno 50 volte perchè come Fabiola avevo in testa i Jonas Brothers, che ho amato e continuo ad amare Crudelia, ogni giorno sempre di più, qualcuno la faccia tornare in vita!!!!!! Buona lettura Oncers! alla prossima settimana CECILIA Jonas Brothers di Fabiola Ammorbante manco fosse l’undicesima piaga d’Egitto,iellato come l’anello di fidanzamento di Moira Queen (con ogni probabilità forgiato in segreto da Sauron in persona), inevitabile come nel duetto di Eros Ramazzotti feat. Giorgia per cui “nascondersi non serve, è questione sai di tempo, sbatterci contro è inevitabile”, eccoci al secondo incontro annuale con gli alcolisti seriali anonimi,aka le Cronache di Chilly-rum e cocacola zero dove zero sta per la mia voglia di schernire i Jonas Brothers e/o a quella di rimettermi a dieta dopo i cioccolattosi fasti pasquali. Eppure, c’eravamo tanto amati nei primi 5 minuti io e la 5x15: il provino di Fiatella de Gin per Fast and Furious-Maine drift, Babbo Apprendista che gioca a preti e lucciole nel bosco-ufficialmente per scoraggiare l’eroica frustrazione del folletto maldestro, ufficiosamente per adescare Paola Marella sentite a me, Chilly dopo 4 anni ed un lifting finalmente reo confesso che addirittura traspone in dialoghi stralci delle mie obiettive invettive contro di lui,poi Emma ha aperto bocca e tutto il resto fu noia. Eccetto l’intermezzo da 50 sfumature di osceno della Charmella ovviamente (nonostante i postumi da sbornia da fondente al 98%,non mi riferisco ad una variante geneticamente edulcorata al caramello della Nutella,bensì della neonata tra le ship di Ouat,formata da David e Crudy),sennò ciao pirata ciao. A scanso di equivoci,io non ho problemi con Uncinetto,e con le ripercussioni della sua centralità narrativa in questa decadente-e non solamente in termini di ascolti- quinta stagione. Che la presenza di Capitan fraschetta sia irrimediabilmente in crescita come il nostro debito pubblico passi; che s’infili nelle faccende/flashback/matrimoni altrui peggio di un’infiltrazione d’acqua pure, però che abbrutiscano intenzionalmente tutti gli altri esseri senzienti deambulanti in questo show pur di ribadire che lui è l’eroe che il genere umano stava aspettando dopo Xena No, Non, Nein ,Ni, Nei,Nai,Ne,Nao,Niet,insomma NO in tutte le lingue del mondo! Specie se l’elezione a eroe è avvenuta: a) a suffragio censitario tra i suoi scippatori; b) per esclusione,essendo i paladini in carica capitombolati ad uno ad uno come birilli al bowling mentre quelli in potenza sono trattenuti coattamente nella zona grigia, così da assicurarsi dei caricatori di riserva nell'eventualità che questa mezza stagione si riveli l’ennesima sola. Paradigma di tale, invero triste, deriva è il maggiore dei Jonas Brother, Liam, convenientemente rivelatosi uno stragista, affinché il suo imbelle fratellino potesse convincersi in quattro e quattr’otto di essere meglio e trasformare Ouat nello spin-off di Prison Break. Sono sempre stata convinta che gli eroi si vedono quando cadono perché è in quel preciso istante ci immedesimiamo, li misuriamo e, certe volte,li scopriamo mancanti. Non sono infatti gli oscuri poteri,la destrezza nel tiro con l’arco o l’essere nerd,ma la loro determinazione nel rialzarsi appellandosi a nient’altro se non la propria umanità ad ispirarci ed esserci d’esempio(malgrado la forza che ciascuno di noi sfodera ogni singolo giorno sia più autentica di quanto la loro potrà mai essere). Quando,tuttavia,la “caduta” non è il necessario scoglio da superare per inspessire un personaggio altrimenti indefettibile,ma solo il pretesto per metterne in risalto un altro che vive di riflessi,allora è un salto a vuoto nel buio del nonsenso. Liam rappresentava per il fratello minore la polaroid di un “modo d’essere”, l’ologramma di un ideale, l’immagine residua del ricordo sfocato di una persona alla quale avrebbe voluto assomigliare, conscio di non esserne in grado. Svelata la “vera” faccenda in sospeso che lo tratteneva nel parco giochi di Mr Ignis, l’unicità che aveva caratterizzato il suo eroismo si è sgretolata sotto il peso di un’insulsa realtà che ha deluso in primis l’ignaro Chilly e poi me che avrei preferito che il pirata fosse meno indulgente di Emma con sè stesso e si concedesse un perdono a rilascio prolungato,soprattutto non a spese del suo sangue. La condotta di Jonas Sr è disonorevole-sebbene rientri nel concetto di tutto analizzato la scorsa settimana cui si è pronti se di mezzo ci sono i propri cari-eppure la domanda sorge spontanea: se l’accordo col signore degli inferi in trasferta alle medesime condizioni l’avesse stretto Killian per salvare Emma la questione etica si sarebbe almeno posta oppure sarebbe stata liquidata come un’ingiustizia necessaria per il trionfo del vero amore? E’ qui che casca la tegola dell’egoismo di fondo-non un’esclusiva della Salvatrice - che garantisce l’impunità di questo personaggio e ne costituisce il capitale demerito: si continua a blaterare che il coccodrillo la faccia sempre franca, quando Crocodile Dundee non l’ha mai realmente pagata, incarnando così il motto “il crimine non paga” nella sua accezione più negativa. VOTO: 6 e mezzo. COSE DELL’OLTRETOMBA:
Fatto tu fosti ad esser noiosetto e deludente... di Cisco A seguito della negativa esperienza vissuta con la prima parte di questa stagione, sapevo che era solo questione di tempo prima che anche nel nuovo arco, partito decisamente bene, qualcosa – o qualcuno- mi riportasse ai bruciori al fegato, alle smorfie di sdegno, a pensieri indicibili e alla voglia di strapparmi gli occhi dalle orbite. Bene, fortunatamente tutto ciò non si è verificato nemmeno questa settimana. Detto questo, non posso che giudicare questo quindicesimo episodio – almeno per quanto riguarda la vicenda principale- come piuttosto noiosa. Ecco dunque spiegato il titolo, ispirato dal celeberrimo verso del Canto XXVI dell’Inferno. Se fosse possibile, scriverei al Signore dei Fornelli una letterina in cui gli consiglierei “vivamente”, oltre di tenere per sempre spenti quegli orridi capelli, di istituire un nuovo girone infernale fatto su misura per i voltagabbana, categoria a me particolarmente indigesta. Il carissimo Uncinetto, personaggio intorno al quale, ahimè, ormai tutto ruota ne sarebbe l’ospite d’onore. Non gli bastava, da vivo, cambiare schieramento una stagione sì e l’altra pure – non parliamo del culmine toccato negli ultimi, patetici episodi della 5A- ma anche da morto non accenna al cambiamento. Da due episodi a questa parte sembrava non vedere l’ora in cui la sua cignetta bionda lo trovasse e lo soccorresse, ci sperava con tutta l’anima – solo quella gli è rimasta- e io stesso quasi ero riuscito a sperare con lui e per lui, se non altro perché così tutto il teatrino del “piglia il morto e levati dalle balle” avrebbe avuto un esito – lieto o meno-. Quando però infine i due amanti si ritrovano, ecco che gli autori si sentono in dovere di allungare lo zuppone andando a scrivere una puntata di cui non capisco l’utilità e nella quale si è pensato bene di ripescare un altro spirito inquieto, quello del fratello più sveglio – e non così spugna- di Uncino. Basta la sua sola presenza perché a Capitan Findus non importi più della sua fidanzata o del fatto che si sia fatta la discesa all'inferno con mezza Storybrooke, ma solo della sua destinazione finale. E fin qui, lo ammetto serenamente, gli avrei anche potuto dare ragione. Come ho già scritto precedentemente, un morto non è qualcuno da salvare e forse, nel caso di Uncino, cavarlo dalla morte invaliderebbe parzialmente il suo atto di eroismo nell'essersi fatto infilzare come una luganega. Ciononostante, rispetto comunque il desiderio di Emma di salvare il suo boyfriend e con esso la possibilità di poter vivere una vita serena e felice, e non posso tanto meno ignorare per un momento che “far andare avanti” Uncinetto decreterebbe l’anarchia, la rappresaglia, l’apocalisse da parte dei più giacobini tra i fan. Non tollero affatto, però, il far oscillare il capitano da un estremo all’altro, dapprima scodinzolante come il cane di Pavlov al suono della voce del fratello per poi cambiare completamente atteggiamento nello scoprirne, orrore degli orrori, l’umanità e la fallibilità. E Liam ha sbagliato non tanto perché ha accettato l’inspiegabile e assurda offerta di un Signore dei Fornelli apparsogli a cavolo di cane, ma perché anche lui è caduto vittima della vergognosa scrittura di autori che sembrano essere intenti da diverso tempo a falcidiare personaggi affinchè solo Uncino possa rimanere in piedi come il più immacolato e irreprensibile degli eroi. Questa scrittura ci propina dunque un personaggio moralmente viscido e anche parecchio geloso, prontissimo a tradire il fratello tanto amato. Ma essendo un Jones, bastano due microsecondi affinchè l’encefalo si resetti sulla più bieca modalità boy scout, grazie alla quale si instaura un morboso clima di peace and love e i fratellini si salutano come Frodo e Sam alla fine del Ritorno del Re. A conti fatti, la partenza di Liam è stato l’unico traguardo raggiunto in circa 40 minuti di una vicenda centrale da ronfata. Gli unici momenti in cui, fortunatamente, sono rimasto desto sono stati quelli dedicati alle sottotrame, e debbo dire in tutta franchezza che le favole sono vere di tanto in tanto, perché è stato un principe a scrollarmi dal torpore- e non solo lui-. Giacchè in questa puntata sia Tremonio sia Mascellone sono stati inspiegabilmente irreperibili, tocca ai due maschietti Charming il compito di brillare – ancora, purtroppo- nelle retrovie. Henry è come al solito geneticamente spinto a portare lustro alla sua inclita ascendenza, perciò decide di andare alla ricerca di quella povera penna che fu vittima delle sue giovani e avventate manine. Grazie al passaggio offerto da un’alcolizzata, alla dritta del fu Michele Topo in versione Silente e all’aiuto dei suoi arzilli nonni, il ragazzino pasticcione torna in possesso della SuperSayan delle stilografiche, e penso di parlare a nome dell’intero pubblico se gli auguro di non fare il passo più lungo della gamba combinando qualche patatrac spaziotemporale. Nel mentre i nonni arzilli di cui sopra giungono in una non proprio rassicurante stazione di polizia allestita a camera di tortura, dove James e Fiatella – JimElla, così chiamati da Victoria Smurfit- si cimentano nei tantrici piaceri del gioco della guardia e della ladra. La scena che vede il “povero” David alla famelica mercè di Fiatella -sicuramente non indifferente al fascino dei due fratellini-, per quanto abbastanza scabrosa, è più che sufficiente per farsi due risate – e non già per far piovere addosso al principe l’aggettivo di “schifoso fedifrago”, come qualche benemerito citrullo ha pensato di fare- e a preparare il terreno, si spera, per un confronto muso a muso – e in cui David non ci lasci le penne come alcune teorie supporrebbero- tra il principe e il povero e, perciò, per un altro episodio dedicato a un membro della combriccola degli Hook’s Avengers. Fortunatamente, però, il ruolo di David non è stato esclusivamente comico, e all’insegna dei bei vecchi tempi ci è stata regalata una bellissima scena tra nonno e nipote sull’importanza di avere una famiglia a cui rivolgersi, per quanto disfunzionale e “diversa” possa sembrare, proprio come quella di Henry che può vantare di ben due mamme a quanto pare subito concordi quando si tratta di rimproverarlo. E in un periodo italiotico segnato da sterili e chiassose liti volte a definire il concetto stesso di “famiglia”, direi che quattro semplici battute così di un principe Azzurro “a caso” non possano e non debbano essere considerate mere parole. Il problema di queste sottotrame non è stato l’averle inserite, ma piuttosto la tempistica di inserimento. Un episodio del genere – e lo dico senza troppi peli sulla mia triforcutissima linguaccia- giacchè viene guardato coi paraocchi firmati “Cigno&Uncino” non può concedersi il lusso di inserire “altro” che non viene considerato con lo stesso interesse, benchè sicuramente dotato della stessa potenza narrativa. WHAT THE HELL:
Un fratello simpatico come un calcio in... di Francesco Salve Oncers, miei cari. Anche questa settimana ben trovati, come sempre eccovi il commentino riguardo l'episodio andato in onda domenica scorsa. Innanzitutto,CHE PUNTATONE! No, scherzo... Non è stato un episodio incredibile,sopratutto perchè il fratello di Uncino, Liam mi sta palesemente sulla punta del piffero. Che personaggio orribile e inutile... Insomma,il classico fratello so-tutto-io che ci fa apparire come le mezze calzette, ma che, in fondo, sono peggio di noi. Liam è il figliolo che tutti i genitori reputano un angioletto, quello che non fa mai la cosa sbagiata, ma che,invece, ce le ha tutte nascoste. Partiamo dal presupposto che, negli ultimi episodi, Uncino mi ha proprio fatto antipatia, cioè Emma viene a salvarlo e lui ha pure da ridire? Uccidetelo di nuovo! Ancora una volta, i Flashback sono stati la parte più inutile e noiosa della puntata, con una storia davvero penosa. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: Si sentiva realmente il bisogno di incontrare nuovamente Liam? La risposta è ASSOLUTAMENTE NO! La parte più eccitante,invece, è stata la ricerca di Henry della penna dell'autore e il suo dubbio se fare la cosa giusta o se cadere in tentazione. Sinceramente, la scena della panterona Crudelia che cerca di sedurre David, mi ha un po' rivoltato lo stomaco... Certo, non è per niente brutta e altri al posto del principino si sarebbero comportati diversamente. Spettacolare Regina che,nonostante non abbia un ruolo molto importante in questa stagione (al contrario di quello che ci aspettavamo la scorsa estate), quando compare e fa le sue battute, mi fa morire dal ridere. Che Henry sia affezionato ad Emma è un dato di fatto, ma sono convinto che la veda più come una sorella maggiore che come una madre, Regina, al contrario, è la donna che reputa la vera madre. Chi sta sorprendendo veramente è Ade, non mi aspettavo che l'attore che lo interpreta, lo potesse rendere così agghiacciante e divertente, allo stesso tempo. Una piacevolissima scoperta. Adesso, mentre ci addentriamo nelle storie di Hellbrooke e nuovi scenario si aprono a noi, non vedo l'ora che arrivi il finale di stagione per vedere Topolino in Once Upon A Time. E' la notizia più eccitante dai tempi di Frozen. Esigo il confronto tra James e David,voglio proprio vedere i due fratelli faccia a faccia. Finalmente, ritornerà Zelena nel prossimo episodio e sono sicuro che farà scoppiettare ancora di più le vicende dell'Oltretomba che, a mio avviso, sono veramente esaltanti. Zelena sarà una perfetta Persefone? Non so se lo sapete o meno, ma Persefone, la moglie di Ade, viene anche chiamata “Kora”, che questo sia un caso? Mi è piaciuta particolarmente la scena di Liam e del resto dei marinai che sono andati “in un posto migliore”, portando la speranza nei cuori degli abitanti di Hellbrooke. La speranza è il tema principale di questo arco, abbiamo affrontato vari temi in questi ultimi anni,ma questo, a mio avviso, è quello più importante e, da quello che sto vedendo, posso dire che lo stanno trattando veramente molto bene. Non so se gli ascolti calano perchè la storia non sta piacendo o se il pubblico si è stancato di seguire Once Upon a Time, ma io dico che sta andando molto bene per quanto riguarda la trama,stanno mettendo su qualcosa di decisamente inedito e molto carino. Richiamare personaggi del passato che pensavamo di non rivedere mai più, riprendere storyline che pensavamo stroncate sul nascere e inserirle nel nuovo contesto, sta rendendo questa seconda parte della stagione 5 decisamente godibile e bella. Ci sono le falle, ovviamente, una serie che è giunta al quinto anno, ha già dato molto e gli ERRORI possono anche esserci, ma dobbiamo anche capire che gli sceneggiatori sono esseri umani e ,alle volte, possono sbagliare come noi. Il fatto che ci siano degli sbagli qui e lì, non significa che il livello di scrittura sia peggiorato, è solo che ci sono 104 episodi alle spalle e vi posso assicurare che non è facile ricordarsi ogni minimo dettaglio di quello che è stato fatto prima... Nessuno è perfetto, io dico che possiamo anche passarci sopra qualche volta. Mi da un po' di fastidio che quando sbagliano negli altri telefilm, tutto viene perdonato e quando sbagliano quelli di OUAT sono tutti pronti a puntare il dito accusatorio. Once Upon a Time è un telefilm per tutta la famiglia e ,ancor di più, un telefilm “Disney”, quindi se certe cose vengono “semplificate” è solo perchè non è rivolto esclusivamente ad un pubblico adulto, come lo può essere Scandal, Agents of SHIELD o How To Get Away With Murder, questa cosa non è stata ben capita. Quando c'è da aizzarsi contro gli sceneggiatori, lo faccio eccome (rileggete i miei commenti degli ultimi episodi della 5A), ma non è giusto nemmeno criticare OUAT per ogni piccola cosa. E' un telefilm, trattiamolo come tale. Mi sa che per questa settimana la mia predica finisce qui, vi lascio andare in pace, miei cari Oncers. Ci risentiamo settimana prossima con il commento dedicato al Mondo di OZ che incontra quello degli Inferi. Voto all'episodio 7 e mezzo. Alla prossima. Spariscoooooooo. Viiiiiiiiiiiiish.
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Novembre 2016
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