Buon pomeriggio amati Oncers e ben tornati alla nostra rubrica del commento pronta e servita per voi ogni sabato! Questa settimana, l'episodio è stato davvero liberatorio e molto molto molto interessante e di sicuro ci ha lasciato con la voglia di sapere cosa accadrà nel prossimo episodio di ben 2 ore che andrà in onda domani notte! Ma veniamo al dunque, ovvero i commenti di Fabiola, Francesco e Cisco...che questa settimana non hanno risparmiato nemmeno i cameraman.... Buona lettura e alla prossima settimana! CECILIA GELO, AMMORE E.... di Fabiola Non è un caso se ho intitolato la recensione di questa settimana Gelo, ammore e…; sono questi, infatti, gli ingredienti di The Snow Queen: il gelo tra i familiari, l’ammore degli amanti e?!? Nella Arendelle pre-glaciazione, le 3 superchicche Ingrid, Helga e Gerda giocano alle cacciatrici di aquiloni. Quando la + piccola rischia di essere rapita da uno dei Fichi d’India, Inga Lindstrom gli scatena contro la polvere di diamanti, scoprendo così di essere uno yeti. Cioè lei ne è convinta, poiché nella Foresta Incantata la magia è un tabù come nella Camelot di Merlin. A stupirmi, oltre alla freddezza-degna di Criminal Minds-con cui il trio rimuove lo shock del tentato sequestro, incurante del tizio spiaccicato sotto l’albero, è stata la maturità del legame delle valchirie mignon che non conosce cedimenti neanche quando Barbie e il lago dei Cigni decide di convolare a nozze-scherziamo-?!?-con Geronimo Stilton. E proprio lì sta il nocciolo della questione nonché il punto debole dell’episodio, palesato nella “scena dell’interrogatorio: i legami di OUAT seppur indissolubili si spezzano perché si ama qualcuno per ciò che è e non a dispetto di quello che è. Di conseguenza l’amore è condizionato dall’infallibilità, mentre il perdono è un atto formale. Emma -regredita di colpo alla prima serie- è il paradigma di questa contraddizione. Più dell’iperreattività di Snow -eccessiva certo, eppure studiata a tavolino per completare il processo di identificazione forzata tra Emma, Elsa ed Inga Lindstrom- mi ha infastidito proprio quella della Salvatrice: come è possibile che si sia lasciata manipolare come una novellina se Ingrid ,pur abile nel rifilare il dito nella piaga, non le ha detto nulla che non abbia già rinfacciato ai suoi genitori negli ultimi 4 anni? Ancora non le è passata? La forza di una persona è data anche dalla somma delle sue insicurezze, però Emma talvolta tradisce solo quelle. Per via del vizio –mai perso- di non avere fede. Neanche la persona che ci ama di più al mondo può dimostrarcelo se non glielo permettiamo, confidando oppure concedendole di fare ammenda se necessario. Finché la Salvatrice non lo capirà continuerà a fallire e sbarellare,come Elsa e Inga prima di lei. In chiusura, l’emergenza d’amore di OUAT alias la OutlawQueen. 3 minuti di boogie-woogie ormonale così avvilente da sintetizzare alla perfezione il successo ventennale degli strani amori di Laura Pausini. Lungi dal censurare la minimizzata eppur non trascurabile scorrettezza di questa,oramai,relazione extraconiugale -in fin dei conti,durante il sortilegio persino gli Snowing si sono concessi all’adulterio- i “triangoli” di OUAT sono un vero e proprio schiaffo morale ad Euclide. Non foss’altro per la sistematica neutralizzazione di uno dei vertici del poligono senza colpo ferire come Neal e Marian, rei di essere i terzi incomodi. Regina ha confermato di avere la spina dorsale di un’ameba quando si tratta di tenere i piedi ben piantati sulla retta via. Magari, dopo 30 anni passati a rimuginare su Daniel ed aver polverizzato il cuore di Graham- giocandosi così nientemeno che Mr Grey- aveva bisogno di tornare sessualmente attiva, però poteva risparmiarsi lo spergiuro sul dovere morale del Principe dei Ladri. La conclusione? S’intitola Vivendo Adesso e l’ha cantata l’anno scorso Francesco Renga a Sanremo (dove non ha trionfato essendo la canzone incentrata sulle corna,ndr) purché si sostituisca la stanza d’albergo con la cripta, ovviamente. L’autore del libro di fiabe si sarà scompisciato dalle risate. Voto: 7 Best Scene: Helga per Ingrid. Perché s’immolano sempre i comprimari migliori? Worst Ever: Tremo; Oscuro non bastava, adesso pure megalomane! Most Wanted: Capire dove vogliano andare a parare i due geniacci. Bonus Extra: “C’è del buono in lui, Will. E quando vedi del buono in qualcuno, non puoi arrenderti. Soprattutto se quel qualcuno non riesce a vederlo in se stesso, E se trovi il vero amore, devi lottare per esso ogni giorno”. Se si devono proprio scimmiottare i Rumbelle, almeno fate comparire di più la Beauty! ARRIVEDOOORCIII!!! La storia di tre Bionde Emarginate di Francesco Buongiorno Oncers, ancora una volta eccoci ritrovati al nostro appuntamento del sabato pomeriggio. Questa settimana parliamo dell'episodio 4x07 che anticipa quello lungo di due ore che andrà in onda questa settimana! Arrivati a questo punto, ormai si inizia a delineare la storia che gli sceneggiatori vogliono raccontare e si inizia a vedere quell'orizzonte che fino a qualche settimana fa era coperto da nubi. La storia di Ingrid si fa sempre più interessante, sia nel mondo di Storybrooke che nel passato. Mi sono assolutamente innamorato del passato della Regina delle Nevi che, come ci è sempre stato detto sin dal primo episodio della serie, non è nata cattiva ma lo è diventata. Secondo me, in questa serie nessuno è realmente cattivo, il cattivo appare tale solo perchè gli sceneggiatori hanno assunto un punto di vista e lo portano avanti. Ingrid è una donna che ha sofferto parecchio nel suo passato, una giovane donna che ha messo le sorelle davanti a tutto ma che alla fine è finita con l'essere tradita. Credo che il suo obiettivo è quello di avere delle sorelle che possano comprendere cosa significa essere "Outcast", cioè emarginate dalla società. Elsa e Emma rappresentano le sorelle che vengono temute dal mondo e in questa puntata Emma ne è l'emblema. E' vero che l'amore delle persone che ci stanno attorno può essere incodizionato, ma se siamo diversi è inutile nasconderlo, ci sarà sempre qualcosa, uno sguardo o un gesto, che una volta tanto ci farà ricordare che abbiamo qualcosa che ci rende abnormali e che, magari, ci fa temere agli occhi degli altri. La storia di Ingrid è stata raccontata perfettamente, ancora una volta col richiamo del passato di Arendelle, dove la storia delle tre principesse ha messo in risalto i valori della famiglia, come il rispetto,l'amore, la protezione reciproca e la sicurezza. Valori che, però, ad un certo punto vengono tutti messi in dubbio e che si ritorcono contro la Regina delle Nevi. Ci sono molte similitudini tra la storia raccontata in Frozen e quella delle sorelle in Once Upon a Time, infatti, entrambe congelano ,per sbaglio, il cuore della sorella, solo che Anna ,grazie all'amore puro di Elsa, si salva, mentre la sorella di Ingrid no... Il destino è ironico alle volte, infatti, Girda che ha intrappolato Ingrid perchè la definisce "Un Mostro", alla fine mette al mondo ella stessa una creatura con la magia... La domanda ,però, sorge spontanea: Perchè Ingrid e Elsa hanno questa magia mentre le altre no? Quali misteriose origini hanno? Spero fortemente che gli autori possano darci delle risposte anche in questo caso. Tornando al discorso di Emma, sono rimasto davvero colpito dall'interpretazione della Morrison che ha saputo mostrare la paura e la fragilità , ancora una volta, del suo personaggio solo in una salsa completamente inedita. All'inizio pensavo che l'instabilità dei suoi poteri potesse essere noiosa, invece, credo che sarà molto divertente, perchè si sa,quando siamo in difficoltà, chi ci sta attorno si mostra per quello che è veramente... Sarà molto bello vedere come andrà a finire questa faccenda. Passiamo a Regina che, si è spenta molto, a sto punto penso che l'amore le abbia fatto male. Insomma, sono contento che lavori per i buoni, però mi aspetto che la gattina torni ad affilare gli artigli, altrimenti il lavoro di tre stagioni andrà in fumo e non voglio che ciò che accada. Perfetta, sicuramente, la scena quando Robin Hood decide di seguire il suo cuore e va a baciarla, uno dei momento più Heartbreaking di sempre, ma rimarrà il problema di Marian, una volta che la donna si sarà svegliata dall'incantesimo. A questo punto, non ci resta che fare qualche congettura... Secondo me, i nostri geniacci stanno portando tutti a compiere un nuovo viaggio nel passato, anche perchè sono sicuro che nel momento in cui Emma e Uncino sono tornati nella terra delle fiabe che fu, abbiano portati a tantissimi cambiamento che, a loro volta, potrebbero aver influenzato il mondo di Arendelle. Penso proprio che la soluzione ,magari, sarà quello di rimettere a posto le cose che sono state smosse e ,quindi, magari Marian scomparirà nel passato assieme al mondo di Frozen... Voi che ne pensate, è un'idea plausibile? Se avete vostre teorie magari pubblicatele nella nostra pagina facebook nei commenti del nostro post! Insomma, una puntata inaspettatamente fantastica... Il voto è sicuramente di un 8 pieno, ma gli occhi e l'attesa sono puntati sull'episodio doppio in cui dovrebbero succedere cose interessantissime. Vi do appuntamento alla prossima settimana con il nuovo commento, ma prima di lasciarvi vi auguro un buon fine settimana e ,soprattutto, un buon OUAT Day in attesa della puntata nuova. Alla prossima Oncers, sparisco. Vanish! TRUE Family Business di Cisco Chi è Zia Polaretta? Zia Polaretta è sostanzialmente, come ogni cattivo che si rispetti, una sociopatica senza troppa spina dorsale, che fa il “salto della quaglia” dal bene al male in un microsecondo per un equivoco. Da piccola, scampata insieme alle sorelline da un maniaco pedofilo, scopre i suoi refrigeranti poteri, ne è intimorita, si sente un fenomeno da baraccone, ma grazie all’affetto delle congiunte riesce ad arrivare all’età adulta – o meglio, alla menopausa, si direbbe- senza trasformare Arendelle nel set dell’Era Glaciale. In compenso, passa le sue giornate rinchiusa nel palazzo, fino al fatidico ballo delle debuttanti, in cui le sorelle, giunte anch’esse all’età antistante al zitellaggio, cercheranno marito. In quell’occasione Ingrid capisce che così non può andare avanti – alla buona ora Polaretta- e con le sorelle si reca nell’unico posto nell’intero universo magico in cui ci si illude di poter trovare aiuto, ovvero presso Tremotino, che dando l’impressione di aver predetto tutto, in cambio dei tre fiocchi delle sorelle dà in cambio a Zietta – con un abile paghi tre prendi due- dei guanti magici e un’urna contenitiva abbinata. Tutto inutile. Magistralmente fregata da quel baldo giuovine del duca di Waferton, rigido come una scopa ma ingrifato come un toro, Ingrid congela il cuore della sorella Helga, che – in disaccordo con Frozen- si riduce a un mucchio di ghiaccio per limonata, senza avere la possibilità di essere salvata dal vero amore, in questo caso di quello “fraterno”. La simpaticissima Gerda arriva, in un secondo dà del mostro a Ingrid e la licenzia nell’urna magica. E all’interno dell’urna si presume che sia diventata genio del male che e maestra dei suoi poteri. Andando oltre al flashback, interessante ma non entusiasmante e troppo precipitoso, a Storybrooke, invece, si assiste ai soliti passi indietro. In questo caso, della Salvatrice, da molti considerata vittima dell’episodio. Certamente è una vittima, ma una vittima piuttosto - mi spiace dirlo- tonta. Dopo aver catturato la Polaretta – e certo: questa elude tutto e tutti per giorni interi e poi si fa fregare andandosi a ficcare nell’orologio in piena Main Street, lasciandosi dietro la scia ghiacciata manco fosse Pollicina- procede al lavaggio del cervello di Emma. Lavaggio compiuto con doppia dose di sapone, Pril, Dash, Ava e qualsiasi altro prodotto pulente che possa venire in mente. In un attimo Emma esuma dalla sua coriacea testa tutte le riserve, i rimpianti e le recriminazioni sui suoi genitori, arrivando perfino cedere al tranello di Zietta quando gioca la carta della gelosia che dovrebbe provare la Salvatrice a causa di quei disamorati degli Snowing, rei di aver messo al mondo un’altra creatura. La Salvatrice regredisce allo stato di orfana abbandonata e – in mancanza di altre espressioni- sperimenta il suo personale “let it go”, che non ha effetti congelanti, bensì deflagranti. Tutti accorrono, nessuno ascolta l’avvertimento di Tremo, e quasi ci scappa il morto. Uncino, infatti, si trova in piena traiettoria di un palo elettrico divelto dalla Salvatrice, ma – i CaptainSwan traggano un sospiro di sollievo… e ringrazino- David, inguaribile eroe, salva il genero, rischiando di rimanere impalato. E nel passare di un solo secondo, Biancaneve diventa la Regina di Tutte le Nefandezze, il male da estirpare. Sicuramente impulsiva e poco delicata – caratteristica di famiglia, comunque- Neve si attira l’odio di tutti con un solo “Emma!” con tanto di faccia piena di rimprovero, scatenando un gigantesco polverone, alimentato dal precostituito odio per il personaggio. Lungi dal voler comporre un’apologetica, io strenuamente difendo Mary Margaret: suo marito per poco ci rimane secco – e, quindi, anche lei per la faccenda del cuore condiviso- e naturalmente ha avuto un momento di shock e di paura per il potere della figlia, peraltro immediatamente ritirato, manco le avesse fatto una lavata di capo. Emma inforca il suo giallissimo maggiolino e si dà alla macchia e all’eremitaggio. A casa tutti sono, come sempre, disperati, specialmente la madre, in preda allo scoramento assoluto, finendo anche per trascinarci il marito, Elsa e Uncino, forse troppo silenzioso in questa puntata, a parte una battutina molto poco narcisistica, cui rivolgo la critica: l’aggettivo “charming” non si tocca, sennò ne paghi i diritti. E si arriva, per chiudere, a Tremotino. Sulla parte di flashback nulla quaestio, ma sul presente non posso tacere. Quest’uomo, che accidenti mai avrà in mente? Vuole forse scappare nel mondo esterno per conquistarlo alleandosi con i Visitors o con i Klingon? Domande su domande su questo signore, evidentemente stanco di andare avanti, ma contemporaneamente pronto a fare un accordo con Polaretta e privo di qualsiasi scrupolo, nei confronti della sua famiglia allargata, di suo nipote, di sua moglie e soprattutto della memoria di suo figlio. LET IT GO: · Finalmente si profilano all’orizzonte scene di famiglia come Dio comanda, con anche una buona dose di conflitto. · Altissima la speranza che siano NEVE e CHARMING – mi sentite Mr.Horowitz e Mr.Kitsis?- a trovare Emma, come la trama imporrebbe, e NON Uncino. · Belle e Charming sono stati gli unici a capire davvero qualcosa, anche se come al solito non hanno avuto il meritato spazio. · Curiosità per quel sussurro nelle orecchie di Tremotino. Di quale scabrosa verità si tratterà? · Non ci credo che Neal non abbia alcun potere. LET IT BO: · Emma cade troppo in fretta nella trappola cerebrale di Polaretta. · L’odio scatenatosi contro Mary Margaret. Sterile pretesto per odiarla di più e instaurare un paragone forzato con Gerda nel flashback. · Troppo precipitosi gli eventi del flashback. · Robin Hood, pesantissimo. Nemmeno David Nolan IN CORSO di Maledizione si è fatto tanti problemi, e la moglie non era congelata: ha seguito il suo cuore e il vero amore. · L’Operazione Mangusta: certamente interessante, ma sempre più pretenzioso e infantile lo scopo di Regina. · Tremo. Dove vuole andare a parare? Gli va così bene l’annichilimento di Storybrooke? · Il cambio di sesso del figlio di Cenerentola. SKADUSSSSSSSHHHHHHH
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Novembre 2016
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