Ahimé anche quest'anno il finale di stagione di Once upon a time si è abbattuto sugli Oncers di tutto il globo come una calamità delle proporzioni di un Disaster Movie. Nonostante il preavviso, l'arrivederci dei fairytalians ci ha colti impreparati; mentre lo scioccante colpo di scena conclusivo ha dilatato a dismisuuural'attesa del prossimo 27/9-data provvisoria e non ufficiale della premiere della V stagione. Onde aiutarvi/ci a combattere le crisi d'astinenza e rimandare di un po' i saluti con la nostra serie fiabesca preferita,ma soprattutto con voi Oncers, le Streghe escono quasi una settimana dopo la messa in onda di Operation Mongoose-parti 1&2 ed una alla volta. Non male come idea,eh? La parola tocca a Cisco! DARK IS THE NEWS OUAT
DI CISCO E l’Oscurità è proprio il tema dominante di questo tanto atteso – e temuto- capitolo conclusivo, che si aggiudica l’argento come miglior finale, dopo quello della Prima Stagione. Ma se non ci fossero difetti, cosa ci starei a fare io? Il difetto più grande, a mio avviso, si articola su due fronti, quantunque con un denominatore comune: la fretta. L’idea della realtà alternativa, partorita dalla perversa mente dell’omuncolo Isaac, è vincente, così come la vicenda degli ultimi minuti. Peccato che queste due componenti vincenti non abbiano avuto davvero un forte legame tra loro, tanto che l’intero ambaradan del mondo sottosopra potrebbe addirittura essere considerato superfluo a fronte dell’ultimissimo quarto d’ora. Si conferma invece piuttosto sottotono la prima vicenda della puntata, che cerca di chiarire il reclutamento dell’Autore, a mo’ di Dalai Lama, da parte della Merlin Editore. La verità è che Isaac apparentemente viene assunto senza particolare motivo a parte l’essere un credente. Tuttavia, Stregone e Apprendista, avrebbero dovuto fare ricerche più approfondite riguardo a questo omuncolo e approntare, soprattutto, un test psicologico che lo inchiodasse come bambino capriccioso, geloso di persone migliori di lui tanto da approfittare del suo nuovo ruolo per farla pagare agli eroi. Trasformandosi infine – Mary Margaret docet- in un uomo da compatire. Il buon Tremo di certo non lo poteva sapere, e disperato per le sue più che precarie condizioni cardiache, mette in mano al bambino capriccioso la lente d’ingrandimento per bruciare le formiche. Magari gli Eroi, diventando cattivi, perdono il lieto fine, tuttavia la felicità non riesce nemmeno a trovare l’indirizzo dei Cattivi, ora eroi. La vicenda della realtà alternativa si rivela non estremamente entusiasmante, eppure impreziosita da personaggi quasi sempre al meglio della loro –nuova- forma e attori semplicemente sensazionali. Innanzitutto si assiste a un maggiore coinvolgimento di Henry, che non disperandosi della situazione “Mamme, ho perso la fiaba”, salta in auto e sfreccia al salvataggio della famiglia. Coloro i quali criticarono nonno Azzurro per le lezioni di guida nella lontana 3x17 sono quindi invitati – da me e dagli eventi stessi- a rimangiarsi le parole di biasimo. Giunto a un inquietante raduno di cosplayer in occasione della presentazione del libro più perverso della storia, il ragazzo pasticcione si avventura nella Foresta Incantata 2.0, dove cose e persone sembrano piuttosto cambiate. Con la sola eccezione di Robin Mascellone Hood e di Belle, oggettivamente invariati, quelli che a torto o a ragione sono i sei protagonisti dello show – a parte Emmatrix LeSwan, la cui follia da manicomio resta un mistero- sono presentati sotto una diversa luce…e oscurità. Attingendo al guardaroba di Azzurro, Tremonio smette i classici abiti coccodrilleschi e si cala in una scintillante armatura, sebbene ancora in possesso dei suoi poteri magici – eh eh- ma finalmente felice con la moglie e un nuovo marmocchio, che altri non è che Neal rubato dalla culla dei veri genitori. Il problema della vicenda del “Luminoso” è che purtroppo quelle carogne di Isaac- nonchè di Adamo e Edoardo- proprio non vogliono concedergli un vero lieto fine, arrivando addirittura a fargli la morale, a ricordargli fastidiosamente della sua cosiddetta codardia. Analogamente a Tremotino, anche Regina diventa un’eroina estremamente infelice e pessimista. La vicenda che la vede protagonista è un mezzo tripudio di banalità, un interessantissimo tentativo di riarrangiare l’originale storia d’amore della figliastra, eppure condotta con una fretta quasi imbarazzante, che porta la donna ad innamorarsi di un uomo dopo un’unica bevuta nella solita taverna dei fairytalians. L’amore a prima vista va bene, ma non il decidere in due secondi appena – anche grazie a Henry- di rovinare il matrimonio al re dei ladri, peraltro anch’egli di cuore assai mutevole. Risulta invece sorprendente la nuova versione di Uncinetto, che sebbene ancora segnato dall’irrinunciabile guyliner, diventa un simpatico e impacciato mozzo sulla nave di Pelù e per di più astemio, abbastanza impavido da imbarcarsi con Henry al salvataggio della versione strafatta di Raperonzolo, ma non abbastanza esperto in duello all’arma bianca tanto da evitare di finire infilzato come un pollo. Chi è ormai avvezzo alla lettura di questa rubrica di certo non ignora la mia predilezione per Biancaneve e marito, anche quando vengono trasformati nei cattivi per antonomasia. Innanzitutto, alla stregua di tutti gli altri membri del cast, anche Ginnifer e Josh non fanno eccezione per quanto riguarda l’indubbio talento recitativo, che mi ha colpito – e non sorpreso, per il semplice fatto che la loro bravura è innegabile sin dal pilot– di più rispetto alla svolta a livello dei personaggi. Il Principe Nerazzurro ha un suo perché, si arma finalmente di guyline e pur non potendo essere del tutto definito villain, convince altrettanto bene nel ruolo di braccio armato, fedele, abnegante e letteralmente senza cuore della sua sovrana – nonché schiavo di talamo, molto probabilmente, ma guai a tirare fuori ogni eventuale “fifty shades of…”, mi raccomando-, non disdegnando un “I will always find you” che non sta mai male e una buona dose di insofferenza nei confronti della tiranna che da lui pretende e ottiene, senza malcelata soddisfazione, il titolo di Maestà. Una regina è pur sempre una regina, orsuvvia. E Ginnifer Goodwin dona al pubblico una superba Evil Queen, elegante e rockettara, perfida oltre ogni immaginazione e senza impegno, altezzosa e raffinata, attizzante da morire e incallita sterminatrice di nani idioti che non ricevono più fragranti crosmate di tele, bensì dolorosi espianti cardiaci. Un altro punto di forza della coppia oltre al nero – colore che non sta male a nessuno- consiste inoltre nella sottotrama stessa che li vede protagonisti in modo non pretenzioso, ma semplicissimo ed efficace per un episodio in cui il la vicenda del sottosopra trova origine e conclusione: loro sono i Cattivi e tanto basta, lei tiranneggia sul regno e dà la caccia alla nemica giurata, mentre lui esegue il lavoro sporco senza farle mancare zimzum notturni. Dopo le classiche peripezie di circostanza, il mondo torna al suo posto, Henry è promosso ad Autore a pieno titolo e merito, Regina è finalmente felice, Isaac è licenziato in tronco ed arrestato, Emma è beata tra genitori – ai quali non fa mancare addirittura delle scuse- e fidanzato vivo e vegeto. Peccato che i bagordi e le celebrazioni si tengano da Granny’s, luogo maledetto in cui si finisce sempre a festeggiare poco prima che l’ennesimo casino si abbatta sulla città, della serie “gli storybrookiani non imparano mai”. Dopo avere, infatti, impartito una magistrale lezione al marito - ribadendogli per la tremilionesima volta che l’amore costa davvero poco ed è l’unica cosa che a lei interessi-, Belle entra nel locale trafelata e in cerca di aiuto, subito accordatole. Il più esimio esperto in campo di pulizia di cuori oscuri- non a caso possessore di scope semoventi- presiede all’extreme makeover di quello di Tremotino, ripulito e svuotato a fondo, passato nella candeggina, nel Vanish e nell’ammorbidente e infine reimpiantato, mentre tutto lo sporco viene aspirato a dovere nel cappello, dal quale, manco a dirlo, si libera, e come una melma parassita cerca il prossimo sfigatissimo ospite. Dopo aver eliminato lo spazzino, la scelta ricade su Regina, fortunatamente salvata da Emma, che riesce a confessare il suo amore a Uncinetto e la totale fiducia nei confronti dei genitori un attimo prima di svanire – lasciandosi direto il pugnale. Really?-. Sicchè Emma è il nuovo Oscuro, sicchè ora per porre rimedio si dovrà rintracciare il fantomatico Stregone Merlino – mavvà?-, sicchè la Quinta Stagione vedrà coinvolti tutti e non solo Tizio e Caio, sicchè sono aperte le scommesse sull’identità del partner occasionale di Malefica. Io punto su Prezzemolo. DEVIL, YES! -Emmatrix LeSwan, arriva il Cigno Nero! Non che non ce l’aspettassimo, ma vederlo accadere sul serio è stato comunque intenso. -Ginnifer Goodwin impeccabile e meravigliosa – senza sforzo alcuno- come la sua Evil Queen. Long Live SnowDark! E DarkSnowing. E DarkGranny! -Il guyliner sta bene a tutti, Azzurro e Uncino testimonial di questa verità. Nonché fantastici nella realtà alternata. -Regina riesce a concludere la stagione felice e contenta. Se la smette con l’onanismo mentale, anche lei ci riesce benissimo. -Henry al meglio di sé. E non dimentichiamo da chi ha imparato a guidare. -Belle ancora una volta dimostra di essere perfettamente in grado di rinfacciare al marito sacrosante verità, senza tuttavia trascurare calore e amore nelle sue parole. Ora, bisogna solo pregare e sperare che Tremo non sarà vittima dell’ennesimo tracollo psicologico, una volta uscito dall’ibernazione. -Buone premesse per la nuova stagione, con tutti protagonisti e potenzialmente essenziali nella vicenda. -Merlino lo Stregone Birichino. Dovremo aspettarci, quindi, anche Artù, Ginevra, la Fata Morgana - magari come ex fiamma di Merlino nonchè originale detentrice del potere oscuro, e perciò prossima cattivona?- e il gufo Anacleto? DEVIL, NO… -Broccolona. Anche come “buona” è una frigna insopportabile. -La vicenda di Bandit Regina, purtroppo, un po’ debole, con un ritmo davvero imperfetto e qualche clichè. -Troppo slegati tra loro la realtà alternativa e la catena di eventi degli ultimi minuti. Isaac. Mancato premio Pulitzer, ma insignito del premio “Bimbominkia dell’Anno”. -Il trattamento riservato a Ser Rumple da Stiltskin. -A conti fatti, le Regine dell’Oscurità. Occasione sprecata, a parte forse Malefica. TOP 3 della 4B: -4x16. Best Laid Plans. -4x21-22. Operation Mongoose Part 1&2. -4x12. Darkness at the Edge of Town. Con l’augurio che possiate trascorrere una buona estate, malgrado la snervante attesa, vi do appuntamento a settembre, Cari Lettori. SKADUSSSSSSSHHHHHHH
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Novembre 2016
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