Salve Oncers, ben ritrovati. Eccoci qui anche questa settimana con la rubrica con i commenti più belli, divertenti e unici di tutto il web...Questa settimana abbiamo solo i nostri super commentatori Francesco e Fabiola, con due pezzi davvero belli (bravi i miei ragazzi)! Francesco oggi mantiene un tono un po' più serio rispetto al solito, ha intitolato al sua recensione "Simply Charming" e devo dire che il suo pezzo è un vero e proprio inno in difesa del Principe Azzurro e io vi consiglio di leggerlo fino in fondo perchè le sue argomentazioni sono molto valide.. La nostra Dolce Fabiola ha intitolato il suo pezzo “Raperonzolo presto su, un po’ di terrore cala quaggiù!” e analizza l'episodio nei minimi dettagli, non perdonando agli autori certe scelte di stile che hanno fatto in questa puntata e criticando tutto con paragoni e metafore che solo lei sa fare.. Detto ciò vi lascio alla lettura di questi due bellissimi pezzi, e vi aspettiamo la prossima settimana per un commento sulla nuova puntata che andrà in onda stanotte "Quite Minds", dedicato alla bellissima Belle. C'era una volta una strega saggia che mi disse “[Gli autori] è come se col Principe giocassero, a tira il sasso e poi ritira la mano”. Come darle torto, e spiegherò il punto. Ad appagare il mio spirito Charmer, di cui vado molto orgoglioso, è finalmente arrivato un episodio quasi interamente improntato sul Principe meno capito della televisione. Un episodio del genere rischia davvero molto, e molte erano le mie paure, ma è stato illuminante, per diversi aspetti. Avviso ai lettori: se avete già letto altre recensioni dell’episodio è bene che sappiate che questa sarà diversa, perché non sarà “distruttiva”- almeno non interamente o per partito preso-. Il flashback è piuttosto difficile da decifrare, perché si compone di momenti molto piacevoli, ma anche di scelte francamente discutibili. La storia di Raperonzolo, ad esempio, è addirittura trascurabile e difficile da collocare cronologicamente. Il fatto che la principessa capellona avesse la chioma corvina e la carnagione olivastra non mi ha infastidito, in fondo si tratta di OUAT, e se stessimo a lamentarci su ogni scelta -e scombussolamento- operata dagli autori sulle favole, non finiremmo più. Vicenda trascurabile, ma non inutile. L’inserimento di Raperonzolo è stato semplicemente secondario, asservito, se vogliamo, a uno scopo più alto: Charming. Questo è sicuramente stato un episodio in cui il Principe è stato più umano che mai, perché finalmente sono state messe in campo le sue paure, che a ben vedere costituiscono il suo lato più tetro: quanto più luminoso è il coraggio di uomo, tanto più sono oscure le sue paure, e Broccolona lo sa. E la paura di Charming è una delle più umane immaginabili, ovvero quella di essere un pessimo padre, di deludere il suo secondogenito come pensa di aver fatto con Emma, con la quale, seppur oniricamente, ha condiviso la scena più intensa dell’episodio, scena che, personalmente, speravo davvero di potere ammirare. Ammetto che, sempre parlando del flashback, ho iniziato a preoccuparmi – e irritarmi- seriamente quando, sotto consiglio di Robin Hood, il caro Charming ha deciso di mettersi alla ricerca del “metodo semplice” per sconfiggere la pura, ossia una specie di topinambur ripieno di lustrini. Se non fosse stato per Raperonzolo, quindi, Charming- incapace di farsi gli affari suoi quando si tratta di essere eroico, o di salvare un’esponente del gentil sesso- avrebbe commesso un errore, tradendo il suo stesso essere ricorrendo a una scorciatoia e non alle sue indiscutibili qualità. Scampato agli effetti –direi più che allucinogeni- della radice della notte nella terra delle fiabe del “passato prossimo”, Charming non ha la stessa fortuna nel presente, quando la perfida Zelena gli droga la camomilla. Sicuramente la vicenda storybrookiana è stata più interessante e meglio condotta, ammantata dall’atmosfera tetra e opprimente che avvolge il mistero della strega dell’ovest, i cui piani sono sempre più articolati, anche se non del tutto chiari. Senza sorpresa alcuna, Broccolona è in possesso del pugnale –in versione rasoio- di Tremotino, indaffarato nello svolgere la mansione che lo ha reso celebre. Ma oltre allo sfruttamento di Tremotino, direi proprio che gli occhi della strega sono fissi sul royal baby in arrivo, come semi-confessato dalla fattucchiera stessa. L’unico che sembra dubitare di lei è proprio David, anch’esso pedina nel “Grande Piano Cattivo”. La strega, infatti, fa in modo che David combatta contro una creatura oscura già vista nel flashback -una sorta di doppelganger-, che sembra uscita da quei film horror in cui gli esseri demoniaci si muovono a scatti . Ma quella che, un po’ tutti, credevano fosse la strega o un suo emissario altri non è che il principe stesso, o meglio le sue paure più grandi, evocato per impossessarsi, letteralmente, del coraggio dell’uomo per chissà quale fine. Ottima scena, senza punti morti con tanto di sorpresa e resa autentica anche dalla performance dell’attore, troppo sottovalutato. Per il resto, direi che qualcosa inizia a muoversi anche nella questione Regina-Henry, perchè quest’ultimo, non essendo così idiota come purtroppo alcune volte ha dimostrato, a buon diritto si accorge che qualcosa non quadra, mentre la madre, che per una volta sembra aver ascoltato Emma, sembra non voler forzare la sua memoria. Per quanto riguarda Mary Margaret, si può dire che sia sempre più in pericolo e vicina al grande giorno a giudicare dalla circonferenza del suo bel pancione. Non nego che avrei preferito che la scena “Amore, sono incinta di nuovo” avvenisse in modo diverso, soprattutto senza lo stupore di Charming, che non capisco come non abbia potuto vedere la moglie già pienotta. Ricordate come ho esordito? Ora che ho esposto i fatti mi vorrei spiegare. Con Charming si “tira il sasso e si ritira la mano” perché, per qualche strana ragione, con lui si ha paura di fare scivoloni. Se la codardia degli autori non avesse prevalso, a quest’ora forse Charming godrebbe di migliore fama, non sarebbe vittima di storcimenti di naso in occasione di un episodio che lo vede – dopo troppo tempo- protagonista e si sarebbe sganciato molto prima dallo stereotipo in cui gli autori sembrano averlo condannato spesso e volentieri, quello del principe senza macchia e senza paura, o, peggio, al David Nolan durante la Maledizione Volume I, che al principe costituiva l’antitesi. Non a caso, in OUAT, più un personaggio viene esplorato e più con esso/a si rischia, più risulta amato, si pensi a Regina e Tremotino. Dunque, cari autori, cosa c’è di così sbagliato nel mostrare Charming/David umano, fragile e comunque capace di gesta eroiche allo stesso tempo? E’ così blasfemo e deprecabile dargli spazio e personalità? Io non ho mai avuto dubbi su di lui, ma non sono certo l’unico fan di OUAT, e molti altri, purtroppo, sono stati influenzati da questa mancanza di fede nel personaggio che inizia proprio dagli autori. Da un po’ di tempo hanno tirato il sasso con Charming, nel senso che l’hanno messo più al centro della scena –e nel mirino della scutra (che vuol dire sfortuna in siciliano)- e conosco persone che hanno imparato a rivalutarlo per questo, perché non sembra più essere troppo “incollato” a Biancaneve. Ora si spera che la mano non venga ritirata, e che altri sassi vengano scagliati, soprattutto quando per altri personaggi –si legga Regina e Tremotino- si sono venute a formare pile di rocce molto alte e che iniziano a essere un po’ pesantine e, a tratti, traballanti. Quindi bentornato (o benvenuto) Charming, continua così! E lui non è il solo personaggio che ha bisogno di una spinta, poiché ne esiste un altro –fastidiosamente appellato “Mrs Gold”- che si trova grossomodo nella stessa situazione pur godendo di una diversa fama, ma questa è un’altra storia, o meglio un’altra puntata… la prossima.
SKADUSSSSSSSHHHHHHH FRANCESCO “Raperonzolo presto su, un po’ di terrore cala quaggiù!”. Appena 9 parole ed eccovi servita la sinossi di The Tower; l’episodio altezzoso. E no, la presenza delle loro altezze reali Charming e Rapunzel, invero godibili- soprattutto lui- non c’entra. Parafrasando una metafora culinaria, tratta da Twilight, la 3x14 è: “come nutrirsi di solo tofu: ti mantiene in forze - l’interesse, ndr- ma, guardandola, non sei mai pienamente soddisfatto”; perché le “belle speranze” sul Principe Azzurro cozzano con le poche “sostanze” di Rapunzel. David/Charming forma assieme a Belle, la coppia di regular su cui il copyright Disney e la sufficienza degli autori gravano di più; con la sostanziale differenza che Miss Gold - questo appellativo mi ha intrigato e mandata in bestia allo stesso tempo, causa potenziale matrimonio rimosso dalla nuova maledizione- gode di una visibilità pari a zero. A tal fine, vi annuncio l’istituzione della CHARMBELLE’S Army, una stregata ONG senza scopo di lucro, il cui obiettivo è quello di tutelare a livello mondiale i personaggi più bistrattati di OUAT. Charming incarna l’archetipo dell’eroe romantico, impavido e irreprensibile, e –paradossalmente- è sempre stato questo il suo principale difetto: perfetto come un’idea platonica, smarriva nell’ostentazione del proprio coraggio la sua umanità. Nel prologo lo incontriamo, impegnato in una lezione onirica di ballo con Emma, per la prima volta sullo schermo in versione principessa graziosa, ma non aggraziata. Il sogno si tramuta ben presto in un incubo quando la salvatrice pesta i piedi del padre… cioè d’un tratto è risucchiata nel portale che quasi 30 anni prima l’aveva spedita nel Maine, un attimo dopo aver rinfacciato al principe il suo fallimento come genitore. Svegliatosi in preda ai sudori freddi, David ripiomba immantinente in una situazione ai confini della realtà: dinanzi a lui, intenta a rimirare placidamente l’alba- all’insegna del più inopportuno cazzeggio vista la minaccia di una guerra- Snow, con un capigliatura improponibile da gemella magra dell’Hagrid di Harry Potter. “Siamo incinti!” cinguetta la più tonda del reame; “Per un pelo!- medita David tra sé, suggerito da me- perché se il rigonfiamento era dovuto alla diuresi oppure alla pancia inactivia stavamo freschi: secondo Anton, nella foresta incantata non cresce il bifidus actiregularis e non ci sono fonti di acqua Rocchetta!”. In realtà, David accoglie la notizia della nuova paternità con lo stesso entusiasmo dello iettatore di Avanti un altro! paralizzato com’è dal paura. Di non essere degno di quel perdono che, in fondo, non è mai riuscito a concedere a se stesso per non essere stato un padre presente per Emma. E da qui in poi casca l’asino. Perché il Principe non è libero di scolarsi una fiaschetta in santa pace che subito spunta la “magica” soluzione ai suoi problemi di panico? Quando –finalmente!- pregustavamo il compimento di un passo avanti verso una maggiore caratterizzazione, se ne sono compiuti tre indietro verso l’eroe: la trama e persino Rapunzel, sono state messe ancora un volta al servizio dello stereotipo e non dell’individuo. Ma, per fortuna, il riscatto dell’uomo giunge con la sua vittoria contro e su se stesso, svoltasi in quel di Storybrooke, grazie a un po’ di coraggio; nello specifico quello custodito e simboleggiato dall’elsa della sua spada. Appropinquandoci a OZ, la domanda è imperativa: David sarà forse il Leone codardo del romanzo di Baum? E se così fosse, a chi toccheranno i ruoli dello Spaventapasseri senza cervello, l’Uomo di latta privo di cuore, il Mago e Dorothy? Un’intuizione, balenatami ora, mi suggerisce che il fantoccio senza intelletto potrebbe essere Belle che, secondo voci di corridoio, si distinguerà mettendo a frutto il proprio. Rapunzel, invece, non mi ha convinto. Il suo cambio look non ha avuto senso o particolare funzionalità- al massimo s’abbinava al tono dark dell’episodio, ma giustificarlo esclusivamente per quello mi pare un’inezia- giacché la sua nemesi non era Godel, bensì la sua stessa paura estraniatasi dal suo corpo in seguito all’ingerimento di un allucinogeno psicotropo noto come “radice della notte”. Stando così le cose, rivisitarla strizzando l’occhio alla più recente versione Disney - magari con la decolorazione successiva alla sconfitta del proprio alter-ego oppure attraverso uno scontro con l’originale bionda e l’altra mora- sarebbe stato più accattivante. Per non parlare del riferimento alla tragica scomparsa del fratello della principessa, liquidato a malapena in due righe di copione, sebbene costituisse uno spunto ricco di pathos, congeniale all’ approfondimento psicologico del personaggio. Nel presente va di male, in peggio. Zelana, la psicopatica vammana/barbiera smeralda di Storybrooke, è sempre più amichevole con Biancaneve e sempre più streega con Tremo nel pieno della sua fase “a beautiful mind”. In vena di chiacchiere, durante una singolare rasatura, la Wicked Bitch in primis accenna al padre - un ubriacone molesto- chiarendo in maniera inequivocabile che non si tratta del Signore Oscuro (Alleluia!Alleluia! Alleluia! Un figliastra di tal schiatta sarebbe un tormento per chiunque, inclusa Santa Belle da Storybrooke!) e poi afferma di bramare ciò che Tremotino stesso ha inseguito per tutta la vita. Con gli elementi in nostro possesso le possibilità sono tre: Baelfire, il potere o il coraggio. Escluderei a priori Baelfire, perché dubito che la Strega si sia presa una cotta per lui; valuterei il coraggio perché Tremo non sarebbe diventato l’Oscuro se l’avesse avuto o meglio se non si fosse inflitto un destino da codardo per tenere fede alla promessa fatta al figlio appena nato. Inoltre il coraggio è l’esatto opposto della paura che spadroneggia nella 3x14. Punterei fortemente sul potere, non solo di soggiogare Tremo, ma di ottenere il lieto fine alle sue condizioni,magari? Il mistero s'infittisce Oncers… Voto complessivo: 7 Best scene: David vs Charming. Worst ever: I cortigiani di Rapunzel, scialbi, sbiaditi, ingialliti. Most wanted: Miss Gold legally! Bonus extra: Il risolino di Regina al sentir pronunciare il nome di Tremotino: nel medesimo istante nella mia testa si sono avvicendati i ritornelli di I will survive di Gloria Gaynor e We are the Champions dei Queen! FABIOLA
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